20/03/2009 / 20:03
›30/05/2009


La "Pictora" tra cinque e seicento Ciclo di Conferenze a cura di Marilena Mosco

L’AVANGUARDIA DI IERI : LA « PICTORA » TRA CINQUE E SEICENTO

L’associazione culturale “IL PALMERINO”, che prende nome dalla villa posta alle pendici dellacollina di Fiesole e abitata tra l’Otto e il Novecento dalla scrittrice inglese Vernon Lee, personalità anticonformista e innovatrice nella Firenze del tempo, propone alcune conferenze sul tema “L’avanguardia di ieri : la “pictora” tra Cinque e Seicento”, aventi per oggetto donne che nel panorama artistico della loro epoca dominata dagli uomini, si distinsero sia per il loro talento sia per le scelte di vita che le contraddistinsero.

La prima, la cremonese Sofonisba Anguissola ( 1535-1625 ), maggiore di cinque sorelle, tutte amanti dell’arte e della cultura, acquistò fama per lo studio fisiognomico, la resa naturalistica e la capacità di introspezione psicologica dei suoi ritratti, che le valsero l’invito come ritrattista ufficiale alla corte di Filippo II di Spagna, nonché l’ammirazione dei contemporanei, colpiti anche dalla sua vita avventurosa, scandita da ben due matrimoni che la condussero a Palermo e a Genova, dove fu oggetto di ammirazione e di visita da parte di Rubens e di Van Dyck.

La seconda è la romana Artemisia Gentileschi ( 1597-1652), “uno spirito di Marte in un corpo di donna” come lei stessa si definì, “nostra contemporanea, “ a detta di Graziella Magherini, tanto più attuale oggi, come vittima di uno stupro che ha ispirato non pochi scritti tra cui La camicia bruciata di Anna Banti. Altrettanto famosa la sua pittura dedicata soprattutto alle eroine della Bibbia e della letteratura, dietro le quali si riconosce la sua esperienza vissuta, di donna orfana di madre, vittima della gelosia e della concorrenza del padre pittore, ma capace di eguagliarlo con la sua forte padronanza della materia, intrisa di bagliori caravaggeschi .

La terza “pictora” è la bolognese Elisabetta Sirani (1638-1665 ), anche lei figlia d’arte come Artemisia, avviata dal padre alla pittura fin da giovane, sulle orme delle due artiste bolognesi Properzia de’ Rossi e Lavinia Fontana, ma capace di riproporre in chiave personale il classicismo di Guido Reni con un accento personale, di tono sentimentale, velato da ombreggiature alla Guercino; morta giovane, si mostrò sempre consapevole del suo valore firmando ed elencando tutte le opere e creando anche una bottega d’arte come imprenditrice ante litteram, con allieve come Ginevra Cantofoli recentemente riscoperta . Le conferenze saranno tenute rispettivamente: il 13 Marzo, da Marilena Mosco, storica dell’arte, ex direttrice del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, il 24 Aprile da Graziella Magherini nota psichiatra, fondatrice dell’associazione Arte e Psicologia, e l’8 Maggio da Adelina Modesti, storica dell’arte, Australian Research Fellow presso l’Università di La Trobe a Melbourne (attualmente ricercatrice delle committenze di Elisabetta Sirani ).In relazione al ciclo, ed a sua chiusura, la Soprintendente del Polo Museale fiorentino,Cristina Acidini, terrà una conferenza il 15 maggio su "La donna nelle Arti" che intende presentare la creatività femminile nei diversi campi delle discipline artistiche .

Marilena Mosco



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